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lo Studio dell'avvocato Grasso quest'anno è diventato uno studio legale internazionale con sede a Mosca. Inoltre, è stato creato un call-center a San Pietroburgo ed a Rostov sul Don.Siamo lieti di informarVi che lo Studio dell’avvocato Grasso quest’anno è diventato uno studio legale internazionale con sede a Mosca.

Inoltre, è stato creato un call-center a San Pietroburgo ed a Rostov sul Don.

In proposito, comunichiamo altresì che l’avvocato Francesco Grasso risulta essere il primo avvocato italiano che può esercitare legittimamente la professione forense nel territorio della Federazione Russa dando assistenza e consulenza legale nell’ambito della legge e del diritto italiano.

Infatti, ai sensi dell’art. 2 comma 5 della legge federale russa del 31 maggio 2002 № 63-ФЗ soltanto gli avvocati stranieri possono esercitare nel territorio Russo a condizione che siano iscritti nell’albo speciale tenuto dal Ministero della Giustizia della Federazione Russa.

Di conseguenza, secondo tale disposizione di legge gli avvocati stranieri che non risultano iscritti nell’albo speciale di cui sopra non possono dare assistenza e consulenza legale riguardo la legge ed il diritto del proprio Paese ovvero di quello in cui hanno ottenuto l’abilitazione nel caso degli avvocati cosiddetti stabiliti (art. 2, comma 6 della stessa legge).

Per verificare in modo semplice se un avvocato straniero è iscritto o meno nell’albo speciale è sufficiente collegarsi al sito del Ministero della Giustizia della Federazione Russa ove sono indicati sia il numero d’iscrizione che il nominativo del legale.

Indirizzo dello Studio legale internazionale:
Mosca, ulitsa Maroseyka, 7/8, (stazione metropolitana Kitai-Gorod)
Consulenza nello studio su appuntamento

Call-center contact:
Tel. +7 (495) 204-12-46 Mosca
Tel. +7 (812) 494-88-31 San Pietroburgo

L’assistenza dell’avvocato ai turisti, salvo diverso accordo scritto, è gratuitaPrecisiamo che il reclamo o meglio la domanda, che deve essere spedita tramite posta raccomandata entro 10 giorni lavorativi, con cui vengono chiesti tutti i danni patrimoniali comprende tutte le voci inserite nel contratto turistico, quali il rimborso del prezzo del viaggio, i danni subiti per la perdita dei bagagli fino ad un valore massimo previsto dalla legge, il danno per i documenti smarriti, danni da vacanza rovinata, oltre ancora ai danni morali (quali ad esempio il trauma psichico per la paura sofferta ecc.).

In questo caso, l’assistenza dell’avvocato ai turisti, salvo diverso accordo scritto, è gratuita nel senso che sarà poi la Costa Crociere o l’assicurazione a pagare anche l’onorario e le spese direttamente all’avvocato.

Precisiamo inoltre che se il trauma psicologico rappresenta una vera e propria lesione personale secondo il parere certificato del medico che attesta che la guarigione sia inferiore ai 20 gg. ovvero superiore, bisognerà ad ulteriore tutela presentare una querela presso la Procura della Repubblica Italiana ed è consigliabile presentare la querela entro il termine di tre mesi dal giorno del naufragio.

i turisti depositino presso la Procura della Repubblica Italiana competente per territorio una querela-denuncia per lesioni (dolose o colpose)

Articolo relativo all’intervista rilasciata dall’avvocato Francesco Grasso alla radio statale russa «La Voce della Russia» il 17 gennaio 2012.

Il naufragio della Costa Concordia accaduto il 13 gennaio 2012 in prossimità dell’isola del Giglio, a causa di uno scoglio contro cui è andato ad urtare il transatlantico, ha provocato undici vittime e ventidue dispersi che ancora vengono ricercati dai soccorritori.

Questa tragedia del mare, che rievoca nelle nostre menti quella del Titanic in cui persero la vita migliaia di persone, ha provocato un immenso choc psicologico di natura traumatica in tutti i turisti della Costa Concordia che hanno visto la loro vita messa oggettivamente in pericolo, soprattutto i bambini ed i minori in genere.

La Procura della Repubblica competente ha subito disposto l’arresto del comandante della nave per evidenti responsabilità penali che saranno oggetto di verifiche ulteriori nel corso delle indagini per accertare ulteriori responsabilità. A tal proposito, il comportamento del comandante di per sé rilevante sul piano degli effetti penali è fonte ulteriore di responsabilità civile nei confronti di ogni singolo turista vittima, in particolare, di una lesione (dolosa o colposa) che ha provocato forse in maniera indelebile un trauma psicologico.

In questi casi particolari, è opportuno che le vittime siano seguite e curate per un certo periodo di tempo da un medico coadiuvato da uno psicologo e forse anche da uno psichiatra, soprattutto i bambini che in genere sono molto più fragili degli adulti di fronti a tali eventi così tragici.

Sul piano degli effetti legali, è necessario che frattanto i turisti depositino presso la Procura della Repubblica Italiana competente per territorio una querela-denuncia per lesioni (dolose o colpose) consistenti nel fortissimo shock ovvero trauma psicologico subiti accompagnati dalla documentazione medica e dai documenti ritenuti anch’essi necessari per accertare l’entità della lesione subita. Ricordiamo che tale denuncia-querela deve essere presentata perentoriamente entro tre mesi dalla tragedia, e precisamente entro il 14 aprile del 2012.

A tal fine, per quanto riguarda i turisti stranieri russi, ucraini, bielorussi, moldavi, kazhakistani, cinese, koreani ecc. essi potranno avvalersi di un procuratore speciale, in genere un avvocato che esercita la professione in Italia, al quale potranno conferire tramite una procura notarile con apostille tradotta in lingua italiana, il potere di depositare in nome e per conto dei medesimi la predetta denuncia-querela alla Procura della Repubblica Italiana con facoltà ulteriore all’avvocato di costituirsi nel processo penale parte civile al fine di far valere anche i danni patrimoniali e morali subiti per le lesioni provocate dallo choc traumatico.

Inoltre, è opportuno secondo il nuovo codice del Turismo vigente in Italia che le vittime del disastro nautico entro dieci giorni lavorativi dal rientro in Patria (Russia, Ucraina, Bielorussia, Moldavia, Kazakhstan, Cina, Korea ecc.) facciano pervenire mediante una raccomandata con avviso di ricevimento un reclamo sottoscritto personalmente dai medesimi alla Costa Crociera presso la sede legale della società che si trova indicata nel sito web Costra Crociere per chiedere appunto il risarcimento di tutti i danni subiti sia patrimoniali e non (rimborso del prezzo del biglietto, perdita degli oggetti ed effetti personali, documenti smarriti, danni da vacanza rovinata ecc.). E’ consigliabile che tale reclamo venga spedito anche per fax od email.

Successivamente, una volta accertata anche la responsabilità penale del comandante della nave e degli altri eventuali corresponsabili, sarà possibile agire civilmente anche nei confronti della società di navigazione Costa Crociere per far valere la responsabilità solidale patrimoniale al fine di ottenere il risarcimento di tutti i danni subiti da ogni singolo turista per le lesioni personali riportate di natura psicotraumatologica.

Accade in pratica in Italia che tali siti web, che si spacciano per specialisti dell’immigrazione, risultano realizzati in lingua russaArticolo relativo all’intervista rilasciata dall’avvocato Francesco Grasso alla radio statale russa «La Voce della Russia» il 15 dicembre 2011.

In Italia la tutela dei diritti dello straniero appartenente ad un Paese extracomunitario, soprattutto in materia d’immigrazione, rappresenta sempre più spesso un’occasione di business per alcuni millantatori, che approfittando della scarsa conoscenza dei malcapitati, propagandano su internet consulenze legali a pagamento, spesso con costi molto elevati.

Devo dire che per legge detti servizi professionali in tale materia sono riservati agli avvocati regolarmente iscritti negli albi tant’è vero che il diritto dell’immigrazione rappresenta una materia molto complessa.

Accade in pratica in Italia che tali siti web, che si spacciano per specialisti dell’immigrazione, risultano realizzati in lingua russa al fine esclusivo di operare all’oscuro di eventuali controlli.

Si tratta molto spesso di agenzie disbrigo pratiche ovvero di traduzione di atti che si propongono su internet quali specialisti, ed in quanto tali esperti in diritto dell’immigrazione o del diritto di famiglia.

Tali agenzie spesso si adoperano per il rilascio del permesso di soggiorno sfruttando in particolare le ingannevoli affermazioni relative al fatto di essere da tempo molto bene organizzate e legate agli studi legali degli avvocati con i quali collaborano in tali materie.

Addirittura, in alcuni siti web vengono descritti i servizi legali nelle materie elencate quali il diritto civile, penale ed amministrativo lasciando immaginare ai clienti che nella società ci siano avvocati esperti.

Inoltre, tali servizi vengono offerti spesso con costi elevati.

Devo sottolineare che l’agenzia disbrigo pratiche può svolgere soltanto attività di supporto agli studi legali, come ad esempio il rilascio di un certificato presso un ente, ovvero il deposito di atti, la richiesta di notificazioni ecc. e quindi non può svolgere alcuna attività di consulenza legale.

Tali millantatori sono molto agevolati sia dalla buona fede delle persone che dalla scarsa conoscenza della lingua italiana.

Il consiglio che ritengo di dare ai cittadini russi e dell’ex URSS in particolare, che cercano una consulenza legale su Internet soprattutto in materia d’immigrazione ovvero anche in materia di famiglia, è quello di diffidare dei siti online che svolgono un ruolo illegale di intermediazione con gli avvocati o studi legali propagandando in modo ingannevole un’esperienza specialistica in tali materie.